Manifesto Costaiblea

Il Manifesto del Costaiblea film Festival 2008, raffigurante l’attrice Anna Magnani è stato realizzato dal Maestro Angelo Di Quattro.

Variazione di programma: REPLICHE

Oggi pomeriggio al cinema Lumière anziché i corti della Sezione Siciliaverranno replicati i seguenti film del premio Rosebud:

ore 17,00 – Ossidiana di Silvana Maja

ore 18,45 – Non c’è più niente da fare di Emanuele Barresi

Carrubbo d’oro a Paolo Benvenuti

Giovedì 11 dicembre, Teatro Donnafugata
Alle 16.30, per la sezione Sicilia!, è prevista la visione de I cinque sensi della morte di Andrea Traina. Due film, Capitolo uno: il gusto (Italia/Spagna, 2007, 86′) e Capitolo due: il suono (Italia/Spagna, 2007, 86′), girati a Barcellona, in spagnolo e sottotitolati in italiano. “Purtroppo – afferma Andrea Traina – la produzione della serie fu abortita prematuramente dopo i primi due capitoli per un improvviso disaccordo fra le società coinvolte, culminato poi in una causa legale tuttora in corso”.
Alle 19.30 è in programma un incontro-diabattito su La Sicilia e il network Microcinema , il digitale per una nuova idea di sala: dal web alla lirica, passando per il grande cinema. Saranno presenti Andrea Papini, Paolo Benvenuti, Sino Caracappa, Giuseppe Gambina.
Alle 20.30, in occasione del centocinquantesimo anniversario pucciniano, per la sezione Eventi speciali, viene proiettato Un giorno con Puccini – Torre del Lago, 1915 (Italia, 1915, 8′), attribuito a Gioacchino Forzano. A seguire, la proiezione di Puccini e la fanciulla (Italia, 2008, 84′), ultimo film di Paolo Benvenuti. Al regista, Zagarrio e Calogero consegneranno il Carrubo d’oro alla carriera. Benvenuti è un autore che associa rigore formale a profondità narrativa.

Entusiasmo per Moccia

Mercoledì 10 dicembre, Teatro Donnafugata
Entusiasmo per la presenza di Federico Moccia, ieri al Teatro Donnafugata. L’apertura del festival è stata dedicata da Vito Zagarrio e Francesco Calogero, i direttori artistici del Costaiblea, ad un incontro-dibattio con lo scrittore regista. “I miei libri – ha affermato ironico Moccia – hanno avuto un loro percorso di distribuzione molto prima della effettiva pubblicazione. Ricordo ancora una ragazza che, stesa su una panchina di Villa Borghese a Roma, legge un mio romanzo in fotocopia. Lì, ho percepito che nella mia carriera di scrittore poteva cambiare qualcosa”. Stimolato da Zagarrio a parlare del rapporto difficile con la critica, Moccia ha replicato sicuro: “Mi ha sempre stroncato perché non è interessata al mondo dei ragazzi. Un mondo che io conosco e rappresento con sincerità nella letteratura e nel cinema”.